25-01-2016
Si terrà mercoledì 27 gennaio 2016 alle ore 17.30 presso la Sala dei concerti "M° Giuseppe Scopelliti" il Concerto della Memoria "Per non dimenticare", giunto alla quinta edizione.
L'Orchestra di archi del Conservatorio "Cilea" diretta dal M° Andrea Calabrese eseguirà musiche di Sibelius, Tchaikovsky, Grieg, Jenkins, Morricone, Williams e Vivaldi.
Nel corso della serata saranno presentate alcune testimonianze di vittime della Shoah.
Particolarmente importante è ricordare lo sterminio di milioni di ebrei nei lager nazisti in tempi come i nostri, contrassegnati in modo sempre più preoccupante da spinte revisioniste e negazioniste che tendono a minimizzare la Shoah o addirittura a negarla quale invenzione della propaganda alleata.
Le basi oggettive di tali tendenze, riconducibili agli ambienti delle destre estreme ma anche agli immancabili benpensanti di turno, risultano ben più labili dei fatti realmente accertati, al punto che la negazione del genocidio compiuto dai nazisti pare ispirato più da adesioni o simpatie politiche che dallo studio dei fatti e delle testimonianze.
Tra i gruppi soppressi dai nazisti vi erano, oltre a una stragrande maggioranza di ebrei, anche zingari, serbi, oppositori, omosessuali, delinquenti comuni, mendicanti, vagabondi, venditori ambulanti.
Lo sterminio sistematico ebbe inizio a partire dall'invasione tedesca dell'U.R.S.S. nel giugno del 1941. Campi di concentramento tedeschi divennero campi di sterminio, come Auschwitz e Birkenau.
Ricordare queste terribili pagine della storia recente -sono passati poco più di 70 anni- non significa dimenticare altri stermini del XX secolo compiuti nei confronti dei dissidenti sovietici internati nei gulag, degli armeni eliminati dall'Impero ottomano, dei cambogiani trucidati dai Khmer Rossi, dei massacri del Ruanda, del genocidio di Srebrenica.
Ancora oggi la comunità internazionale è divisa sul riconoscimento di tutti gli stermini di massa compiuti nel corso del secolo che ci siamo lasciati alle spalle. Ferite profonde che lacerano le coscienze di un mondo non sempre disposto ad accertare la verità su tutti i genocidi della storia recente.
Francesco Romano