30-05-2016

Evento d'apertura della XXVI Stagione concertistica del Conservatorio "Cilea". Sito d'eccezione per l'"Electric Trio" formato da Luigi Masciari (chitarra), Giampiero Locatelli (tastiere) e Pietro Iodice (percussioni): le Mura Greche sul Lungomare Falcomatà di Reggio Calabria, sabato 4 giugno 2016 alle ore 20.

Masciari e Locatelli sono docenti nel nostro Conservatorio. Di tutto rispetto le biografie dei tre musicisti reperibili sul web e che corrispondono alla loro chiara fama nel panorama jazzistico. Il giorno precedente il concerto, i tre musicisti terranno presso il "Cilea" un seminario dal titolo "I linguaggi extra-europei nell'approccio didattico alla musica" dedicato agli studenti dei corsi superiori.

Luigi Masciari è diplomato in chitarra jazz al conservatorio Santa Cecilia di Roma. Sin da piccolo coltiva la passione per la musica intraprendendo lo studio del piano a soli sei anni. Nel corso degli anni matura una smisurata passione per la chitarra che si concretizza nella frequentazione di corsi volti all’acquisizione di nozioni di carattere tecnico ed interpretativo. Dopo aver sperimentato diversi linguaggi musicali la sua attenzione si canalizza sul jazz e a partire dal 1996 intraprende un percorso formativo specifico avviando parallelamente un’ attività artistica e professionale. Frequenta il corso di chitarra jazz con Umberto Fiorentino ed il laboratorio di musica d’insieme diretto da Maurizio Giammarco. Arricchisce il suo background musicale partecipando a numerose masterclass sotto la guida di prestigiosi artisti internazionali del calibro di Joe Di Iorio, Jim Hall, Michel Camilo, Horacio Hernandez, Benny Golson, Kurt Rosenvinkel, Malgrew Miller ed altri ancora. Al contempo avvia una significativa attività compositiva in cui amalgama con gusto e sensibilità linguaggio tradizionale , contaminazione, e nuove frontiere del jazz. La costante attenzione allo studio della tecnica e dell’interpretazione, l’intensa attività compositiva e di performance dal vivo gli fruttano l’attribuzione di numerosi riconoscimenti tra i quali vanno annoverati: il premio “outstanding talent” at Berklee Summer Clinics Umbria Jazz (2004); la borsa di studio “Cinecittà Campus” a Roma (2004); Eddie Lang International Prize for Jazz Guitarists a Monteroduni (2005);Finalista per il "Premio Nazionale Massimo Urbani" (2005), la borsa di studio per Orsara Jazz (2006). Nel 2007 è vincitore del prestigioso premio internazionale statunitense "Betty Carter’s Jazz Ahed for performers and composers", Washington D.C. U.S.A. attribuitogli da musicisti leggendari come Curtis Fuller ,George Cables, Nathan Davis, Billy Taylor.In tale occasione ha l’opportunità di esibirsi sul palcoscenico del Kennedy Center di Washington D.C. presentando tra l’altro le sue composizioni originali. Attualmente si esibisce regolarmente con alcuni tra i nomi di spicco del panorama jazzistico nazionale tra cui: Paolo Damiani,Danilo Rea, Maurizio Giammarco, Javier Girotto,Salvatore Bonafede, Massimo Manzi, Pietro Iodice, Pino Iodice, Luca Pirozzi, Gianluigi Goglia, Aldo Bassi, Andy Gravish. Attualmente collabora con il Maestro Paolo Damiani presso ilconservatorio Santa Cecilia in Roma.

Nato a Reggio Calabria, Giampiero Locatelli ha studiato pianoforte con Aldo Ciccolini e composizione con Vincenzo Palermo e Luca Macchi. Attraverso lo studio del pianoforte ha potuto avvicinarsi alla musica del XX secolo, ma anche approfondire alcuni aspetti legati al jazz e all’improvvisazione, partecipando ai seminari di Umbria Jazz e Siena Jazz; in questo senso lo studio del jazz ha definito “gli aspetti armonici che contraddistinguono il tessuto della sua musica e, talvolta, anche quelli ritmici”.  Questo non significa, però, rielaborare materiali derivati da altre culture o tradizioni musicali quanto, piuttosto, riflettere sulle proprie origini recuperando il carattere delle sonorità che hanno contraddistinto la musica occidentale. Nelle sue stesse parole “da questo punto di vista la riscoperta della musica antica (dall’origine della polifonia fino al ‘500) è stata di fondamentale importanza, in modo particolare nei lavori per canto e pianoforte all’interno dei quali il territorio armonico risente terribilmente delle qualità intrinseche dell’armonia ovvero degli affetti, a volte impalpabili...che muovono la creatività musicale, non disdegnando alcun procedimento logico o geometrico”.

Pietro Iodice, napoletano, inizia studiando clarinetto ma poi si appassiona alla batteria e si accosta al jazz. Si trasferisce a Roma nell’88 diventando da subito batterista di spicco del panorama jazzistico italiano. Pratica attivita’ concertistica in clubs e Festival Jazz di rilievo Nazionale ed Internazionale tra cui citiamo YVP Record Festival (Germany), Umbria Jazz, Pescara Jazz, Jazz and Image at Villa Celimontana (Rome), Calvi Jazz Festival (Corsica), Opera House in Tel Aviv (Israele), Roccella Ionica (Calabria), Buenos Aires Italian Jazz fest (Argentina), Barcellona Jazz fest (Spagna), Linz at the Bruckner House (Austria), Tel Aviv Jazz fest (Israele), Novisad Jazz fest (Serbia), Jazz Time Rjieka (Croatia), Berchidda (Sardegna), Nantes Jazz fest (Francia), North See Jazz fest (Olanda), Umbria Jazz Fest (Perugia), Città del Messico Jazz fest (Messico), …. ed a Giugno 2013 è stato chiamato per una intervista/concerto in Cina, nella sede della Televisione di Stato Cinese in Hong Kong. Partecipa a molte trasmissioni radiofoniche tra cui “Radio 1 Jazz” (Radio RAI) e televisive tra cui ‘Super Quark’ (RAI 1). E’ il fondatore e curatore con Mario Corvini della Corvini & Iodice Roma Jazz Ensemble (RJE), nome che testimonia il forte legame di Pietro Iodice con la città di Roma, orchestra attiva da 12 anni e che Iodice ha voluto creare a che fosse una fucina di talenti, un luogo dove creare musiche originali ed arrangiarle, un luogo per consentire ai musicisti Italiani che ne hanno fatto parte di poter esprimere il proprio talento e crescere facendo esperienze prestigiose. Sina dalla nascita la RJE è formata da talenti che in essa sono cresciuti lasciando spazio nel corso degli anni ai nuovi che ne hanno preso il posto e tra i tanti ricordiamo Javier Girotto e Stefano di Battista. La RJE ha, tra i tanti, tenuto concerti con ospiti illustri, quali Bob Mintzer, Jack Walrath, George Garzone e Dick Oatts ed ha ricevuto una citazione nel famoso “Down Beat” come “orchestra di sicuro valore musicale nel panorama Jazz italiano”. Iodice ha lavorato alla definizione del progetto artistico della RJE portandola ad incidere: il primo CD dal titolo “Signor Jones”, prodotto dalla Via Veneto Jazz e pubblicato in Italia; Il secondo CD uscito negli U.S.A. per la Yal record con il titolo “Homage to Yusef Lateef & Corvini Iodice Roma Jazz Ensamble” , registrato live al Festival di Prato, al Teatro Metastasio, con Yusef Lateef; Il terzo CD dal titolo Fast Race, prodotto dalla Brave Art e distribuito Sony/BMG. Questa orchestra nata a Roma non poteva non diventare, su idea dello stesso Iodice e volontà della Direzione Artistica dell’Auditorium di Roma, l’orchestra stabile dell’auditorium: da qui la trasformazione della Corvini e Iodice RJE in Parco della Musica Jazz Orchestra (PMJO), un cambio di nome che ha consentito a questo prestigioso laboratorio di talenti Italiani di confrontarsi con i più grandi nomi del Jazz internazionale.Con la PMJO , Pietro Iodice ha avuto quindi modo di lavorare con altri importanti talenti del jazz Internazionale tra cui ricordiamo Bob Brookmeyer, Maria Shneider, George Lewis , Mike Stern, Norma Winston, ... e nomi prestigiosi quali Gianni Ferrio, Fiorello, De Sica…
Collaborazioni : Art Farmer, Jimmy Woody, Benny Golson, Rick Margitza, Jimmy Owens, John Patitucci, Jerry Bergonzi, Harvie Swartz, Jim Snaidero, Aaron Graves, Scott Robinson, Miles Griffith, Robert Anchipolovsky, Dima Grodsky, Miles Griffith, Larry Willis, Dick Oatts, Irio De Paola, Steve Turre’, Phil Woods, Ralph Moore, Bob Mover, Cedar Walton, Paul MC Candless, Irio De Paula, Shawn Montero, Ulf Radelius, Joey Calderazzo, Frank Tiberi, George Lewis, Buddy De Franco, Ron Seguin, Henry Cook, Tony Scott, Ronnie Cuber, Martial Solail, Tommy Smith,Mike Stern,Karl Berger,Nguyèn Lè, Kenny Wheeler, Bob Mintzer, Jack Walrath, Donny Mc Caslin, Alex Sipiagin, Yusef Lateef, Dave Fuczynski, Mike Gibbs, Bill Holmann,Dominique Di Piazza, Vic Juris, Gene Bertoccini,Matthew Garrison, Linley Marthe, Bob Brookmeyer, Maria Shneider, George Lewis......
Tra gli Italiani: Massimo Urbani, Enrico Rava, Gianni Oddi, Paolo Fresu, Dino e Franco Piana Antonello Salis, FurioDi Castri, Maurizio Giammarco, Enzo Pietropaoli, Rita Marcotulli, Mariapia DeVito, Stefano Bollani, Max Bottini, Dado Moroni, Riccardo Del fra, Stefano Di Battista, Rosario Giuliani, Giovanni Amato, Marcello Rosa, Stefano Micarelli, Giovanni Tommaso, Dario, Sandro ed Alfonso Deidda. Gianluigi Goglia, Eugenio Colombo, Paolo Damiani, Danilo Terenzi, Javier Girotto, Riccardo Lai, Gavino Murgia, Aldo Bassi, Cinzia Tedesco, Fabrizio Bosso, Rocco Zifarelli, Claudio e Mario Corvini, Pippo Matino, Danilo Rea, Pietro Tonolo, Alberto Parmegiani, Pino Iodice, Tony Pancella,Aldo Vigorito, Giulio Martino, Daniele Scannapieco, Daniele Sepe, Stefano Sabatini, Marco Sannini, Vito di Modugno, Antonio Faraò, Massimo Farao’, Giovanni Imparato, Pietro Condorelli,ecc…
Da segnalare la sua attività Didattica Specialistica. Tra le esperienze in campo didattico ricordiamo l’insegnamento al Conservatorio Nicola Sala , l’ideazione e realizzazione fatta dallo stesso Iodice di 2 minus one per big band dal titolo “Suonare la batteria nella big band”, metodi di studio, per studenti specializzandi in batteria Jazz, prodotti da Walter Martino per “Edizioni Bemolle”. Inoltre ha insegnato per 10 anni al St. Louis Music Center di Roma, all’Accademia di Musica Romana e 9 anni all’Università della musica di Roma. Inoltre annovera numerosi ‘professional stages’ tenuti in tutta Italia sia in scuole specialistiche che in specifici master inseriti nell’ambito dei Festival Jazz Italiani.

Francesco Romano

XXVI Stagione Concertistica: Jazz Trio Masciari-Locatelli-Iodice, 4 giugno 2016 ore 20, Mura Greche