15-06-2016
Il Conservatorio "Cilea" partecipa alla Festa Europea della Musica grazie alla sinergia con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Tale ricorrenza è una manifestazione popolare gratuita che si tiene il 21 giugno di ogni anno per celebrare il solstizio d’estate, aperta a tutti, dilettanti o professionisti, che desiderano esibirsi in pubblico.
Sono accolti tutti i generi musicali, dal sinfonico al rock, dal jazz al pop, così come tutti i musicisti, con l’obiettivo di rendere popolare la pratica musicale e di mettere in contatto le persone di tutte le estrazioni sociali, giovani e non, alle più disparate espressioni musicali.
I musicisti sono invitati ad esibirsi gratuitamente e tutte le manifestazioni sono a ingresso libero, all’aperto, per le strade, le piazze, i giardini, oppure in luoghi tradizionalmente adibiti ad altre attività come i cortili di chiese, musei, castelli. La festa offre inoltre la possibilità di proporre dei concerti negli ospedali o nelle carceri.
Nata in Francia nel 1982, la Festa della Musica è diventata un fenomeno europeo che coinvolge ormai numerose città. In Europa, dal 1995 hanno aderito, confederandosi in una Associazione europea, centinaia di città, dalle grandi capitali ai piccoli borghi.
Uno dei concerti della XXVI Stagione concertistica del Conservatorio "Cilea" è dedicato proprio alla Festa Europea della Musica. Il 21 giugno 2016 alle ore 18.30, presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, si esibiranno tre docenti dell'istituto: Francesco Scimone alla chitarra, Alberto Vocaturo al flauto e Donata Mattei all'arpa. In programma un repertorio che spazia dal Settecento ai giorni nostri: la Fantasia di S.L. Weiss (1686-1750), la Suite per chitarra di B. Battisti D'amario (1937), Koyunbaba di C. Domeniconi (1947), Asturias di I. Albeniz (1860 - 1909), Entr’acte di J. Ibert (1890 - 1962), la Danza degli spiriti beati di C. W. Gluck (1714 – 1787), Due danze medievali di M. Amorosi (1918 - 2001) e, per finire, due brani particolarmente famosi come Oblivion di A. Piazzolla (1921 – 1992) e Csàrdàs di V. Monti (1868 – 1922).
Francesco Romano
