Con un concerto sinfonico interamente dedicato a Beethoven, il Conservatorio reggino inaugurerà il nuovo anno accademico alle 20:30 di venerdì 22 novembre 2019 al Teatro Cilea, nel giorno della festa di Santa Cecilia, patrona dei musicisti. Ingresso libero.
«Tutta la cittadinanza è invitata a questo evento per l’inaugurazione di un nuovo anno accademico che per la prima volta — sottolinea il direttore prof. Mariella Grande — vede il Conservatorio “Cilea” tagliare il traguardo dei 100 corsi attivi. Accanto, infatti, alle tradizionali scuole di canto, dei vari strumenti solisti e d’orchestra, operano le scuole di jazz, di didattica della musica e i percorsi di musicologia e di tecnico del suono recentemente istituiti per un’offerta sempre più ampia e variegata in grado di rispondere alle attuali richieste formative degli studenti, dai giovanissimi dei corsi di base e propedeutici ai diplomati di 1° e 2° livello».
L’orchestra sinfonica del Conservatorio, dopo la pregevole e applaudita esibizione nella recente “Serata Tchaikovsky” in un Teatro Cilea gremito in ogni ordine di posti, sarà formata in larga parte da studenti e diretta dal docente di Esercitazioni orchestrali, prof. Giuseppe La Malfa.
In programma l’Ouverture da “Egmont” e la Sesta Sinfonia “Pastorale”, monumenti della musica classica.
Più che come un brano orchestrale introduttivo, l’Ouverture si presenta quale forma sinfonica autonoma in cui vengono raffigurati i motivi del dramma di Egmont, martire dell'indipendenza belga decapitato dagli spagnoli nel 1568. I temi sono quelli della lotta per la libertà e il sacrificio patriottico. All’inizio, i perentori accordi degli archi e gli accorati toni dei fiati simboleggiano la brutalità dei persecutori e i lamenti degli oppressi, quindi segue uno sviluppo che, dopo le tensioni di elementi in contrasto, si scioglie nel trionfo di un vigoroso “Allegro con brio”.
La sinfonia “Pastorale”, tra le più celebri di Beethoven assieme alla terza, alla quinta e alla nona, pur essendo articolata in cinque movimenti, si presenta all’ascolto in due grandi parti. La prima comprende i due tempi iniziali, cioè “Piacevoli sentimenti che si destano nell'uomo all'arrivo in campagna” (Allegro ma non troppo) e “Scena al ruscello” (Andante molto mosso); la seconda comprende gli ultimi tre tempi che procedono formando un unico flusso narrativo: “Allegra riunione di campagnoli” (Allegro), “Tuono e tempesta” (Allegro), “Sentimenti di benevolenza e ringraziamento alla Divinità dopo la tempesta” (Allegretto). La natura, le figure che la popolano, il temporale e la successiva quiete non sono qui semplicemente descritti, ma a ciascuna di queste visioni corrisponde un sentimento che Beethoven rende in musica: non la contemplazione della natura ma quella dell’uomo, e dell’uomo nella natura.