Mercoledì 29 luglio, alle 18.30, il nostro Conservatorio riprende i concerti con l’esibizione del proprio Ensemble d’archi nel Cortile dell’Arcivescovado, in collaborazione con il Museo diocesano “Mons. Aurelio Sorrentino” di Reggio Calabria. Ingresso libero.
L’Istituzione tenne il 27 gennaio l’ultimo concerto prima dell’emergenza Covid-19. Una data particolare, Giorno della Memoria per ricordare la Shoah, nell’Atelier dell’ Università “Mediterranea” dove si esibì la nostra Orchestra d’archi.
Il direttore del Conservatorio, prof.ssa Maria Grande, annuncia con soddisfazione il ritorno alla produzione artistica: «Siamo soliti organizzare annualmente circa 40 eventi a ingresso libero, e arrivare fino a luglio con un solo concerto è strano e doloroso soprattutto per chi lavora, studia e opera per diffondere la conoscenza musicale nel territorio. Grazie all’allentamento delle misure anti-Covid, dopo l’iniziale chiusura della sede e il trasferimento on line dell’attività didattica, è stato possibile riaprire per gli esami in presenza lo scorso 8 giugno e, a più di 6 mesi dall’ultimo concerto, finalmente si torna agli eventi pubblici, seppure con indispensabili limitazioni».
A suonare saranno gli studenti della classe di Musica d’insieme del prof. Giovanni Caridi, con un programma vario e interessante.
Si inizierà con brani famosi del repertorio barocco, classico e romantico aprendo con il Canone di Pachelbel e il Largo de “L’inverno” dalle Quattro Stagioni di Vivaldi (solista: Cecilia Popa Mare).
Seguiranno i primi due tempi del Quartetto n. 17 in Fa magg. di Haydn (violini: Luca Calabrese e Mariagrazia Nucera; viola: Sergio Fulvio Tommasini; violoncello: Gessica Lo Faro) e la prima dal Centone di Sonate di Paganini per violino e chitarra (Sergio Fulvio Tommasini e Dario Ielo).
Sarà poi la volta dell’Allegro e del Minuetto dalla Eine Kleine Nachtmusik di Mozart (violini: Alessia Neri e Sergio Fulvio Tommasini; viola: Giulia De Fontes; violoncello; Gessica Lo Faro; contrabbasso: Davide Sergi).
Il programma avanzerà quindi fino al secolo scorso con le Rumänische Volkstänze di Bartók trascritte per violino e chitarra (Sergio Fulvio Tommasini e Dario Ielo) che fanno da cerniera con l’ultima parte del concerto, dedicata a musiche molto note al grande pubblico: il Tango di G. Bregović (violini: Cecilia Popa Mare e Sonia Petruzza; viola: Giulia De Fontes; violoncello: Gessica Lo Faro; contrabbasso: Davide Sergi), Palladio di K. Jenkins e, per finire, un omaggio a Ennio Morricone con Gabriel’s Oboe (violino solista: Cecilia Popa Mare) e Nuovo Cinema Paradiso.
Dopo il concerto sarà possibile visitare il Museo diocesano, a ingresso libero, che attualmente ospita la Mostra “La Bellezza del Crocifisso”, eccezionalmente prorogata fino all’8 agosto 2020.
Francesco Romano