14-06-2017
"Tales about standards" (racconti sugli standard) è il nome dell'ennesimo appuntamento della XXVII Stagione concertistica del Conservatorio reggino. Stavolta sarà di scena il jazz, come annunciato dal titolo, interpretato dal duo Mazzù-Troja (chitarra elettroacustica-pianoforte) che si esibirà il 16 giugno 2017 alle ore 18 presso la Sala Mons. Ferro del Palazzo della Provincia di Reggio Calabria.
Si tratta di nuove interpretazioni di brani famosi del jazz e di due brani originali composti dagli stessi due musicisti, uno dei quali docente al Conservatorio "Cilea", Giancarlo Mazzù. Le loro esecuzioni propongono versioni ricche di interplay e cariche di riferimenti classici, consapevoli di esporsi rispettosamente verso brani ormai "storici" con chiara determinazione rivisitatrice: But Not For Me (George & Ira Gershwin), The Way You Look Tonight (Jerome Kern & Dorothy Fields), My Funny Valentine (Richard Rodgers & Lorenz Hart), Bye Bye Blackbird (Ray Henderson & Mort Dixon), Tasting Beauty (Giancarlo Mazzù), Autumn Leaves (Joseph Kosma Jacques Prevert), Mack The Knife (Kurt Weill), Qui (Luciano Troja), All The Things You Are (Jerome Kern Oscar Hammerstein II), When I Fall In Love (Edward Heyman – Victor Young), Cheek To Cheek (Irving Berlin) e Take The A Train (Billy Strayhorn).
Giancarlo Mazzù e Luciano Troja collaborano sin dal 2002. Insieme hanno pubblicato nove CD. La loro musica è principalmente basata sulla ricerca di nuove forme e espressioni, legate alla tradizione, con un solido retroterra jazz, mescolato con la musica classica, le melodie popolari e limprovvisazione libera. Entrambi sono compositori ed esecutori nel Mahanada Quartet (che si completa con Carmelo Coglitore e Carlo Nicita), noto ensemble di musica creativa molto attivo fino a pochi anni fa, con il quale si sono esibiti in molti festival di musica jazz e contemporanea in Europa e Stati Uniti, oltre ad avere rappresentato l'Italia alla Biennale d'Arte d'Europa e del Mediterraneo ad Atene nel 2003. Con il Mahanada Quartet hanno pubblicato tre cd ottenendo grandi consensi dalla critica specializzata (fra cui Critics Choice Top Ten 2006 Cadence Jazz Magazine, I Migliori Album del 2006, All About Jazz Italy). Da più di un decennio lattività di Mazzù e Troja si svolge fra lItalia e gli Stati Uniti dove si sono esibiti più volte in alcuni fra i più importanti palcoscenici della musica davanguardia di New York, Boston e Philadelphia (fra cui Shapeshifter Lab, Spectrum, ABC No-Rio, Metropolitan Room, Chris Jazz Cafè, ecc), ma anche presso prestigiose istituzioni, come la New York University. Nel 2011 sempre a New York, insieme al sassofonista americano Blaise Siwula, hanno fondato il trio Distante3, pubblicando i CD D'istante3 (2012) e Sometimes the Journey is a Vision (2014). Mazzù e Troja, inoltre, dal 2005 hanno disegnato un percorso musicale sulla canzone americana molto personale attraverso gli album Seven Tales About Standards Vol.1 e Vol.2 ottenendo consensi dalla critica specializzata internazionale (Top Ten CD's 2006, El Intruso Jazz Magazine Argentina; I Migliori Album del 2008, All About Jazz Italia), con concerti anche a Londra, Philadelphia, New York. Il progetto è sfociato nella pubblicazione dell'album dal vivo Live at the Metropolitan Room NYC con cui hanno anche ottenuto una nomination al 13° Independent Music Awards (USA) per la categoria Best Live Performance Album. Insieme, hanno collaborato con alcuni fra i nomi più interessanti del panorama contemporaneo fra cui -oltre al citato Blaise Siwula Michael Wimberly, Dave Burrell, Barre Phillips, la Globe Unity Orchestra, Jimmy Weinstein, Rocco John Iacovone, Junko Fujiwara, Chemical Compositions e molti altri. Nellaprile 2015 è uscito lalbum in duo di composizioni originali dal titolo Tasting Beauty, registrato al Wombat Studio di Brooklyn.
Francesco Romano