Mercoledì 28 novembre alle ore 18, nell’auditorium dell’Università della Terza Età di Reggio Calabria (via Willermin, 12), si esibiranno due eccellenti protagonisti del jazz, il sassofonista Algis Kilis e il bassista Paulius Stonkus, entrambi docenti all’Università di Klaipeda, per il primo concerto del nuovo Anno Accademico 2018-19 del Conservatorio “Cilea” che avverrà nell’ambito della cooperazione internazionale e del programma Erasmus cui l’Istituzione aderisce fin dal 2007.
Al termine di una masterclass con gli studenti del “Cilea”, i due musicisti, la cui fama è riconosciuta a livello europeo, suoneranno in concerto con tre docenti di jazz del Conservatorio reggino altrettanto apprezzati in ambito internazionale, il pianista Vincenzo Danise, il chitarrista Giancarlo Mazzù e il percussionista Davide Ragazzoni. Parteciperà anche l’allieva Eva Polimeni, classe di Canto della prof. Liliana Marzano. Ingresso libero.
Un concerto che si preannuncia particolarmente interessante per l’incontro di personalità artistiche, provenienti da esperienze e background diversi dal punto di vista geografico e musicale, che si riuniscono in un evento live a testimonianza di quella transnazionalità propria del mondo della musica, e dell’arte in generale, che coinvolge virtuosamente le istituzioni che la insegnano e la promuovono sul territorio, come il Conservatorio reggino che ogni anno organizza mobilità di studenti e docenti da e per l’Europa.
Spagna, Slovenia, Portogallo, Olanda, Lituania e Belgio sono i Paesi che attualmente ampliano il respiro internazionale del “Cilea”, impegnato a incrementare la cooperazione con l’estero nella fedeltà al proprio statuto d’autonomia, che contempla la vocazione transnazionale con forme di collaborazione atte a favorire la conoscenza e l'arricchimento reciproco fra le culture, la circolazione del sapere da e verso istituzioni straniere di pari grado come università, accademie e conservatori superiori per fini di studio, docenza, ricerca, formazione, produzione, collaborazione e attività artistica.
«La necessità di confronto con altri Paesi è prioritaria poiché favorisce innovazione, mobilità sociale e intellettuale, circolazione di saperi e competenze, aperture di prospettive di lavoro» afferma il direttore del “Cilea”, prof. Maria Grande, da due anni alla guida dell’Istituzione. «Una delle principali strategie del nostro Conservatorio è favorire lo sviluppo di una consapevolezza mirata alla conoscenza reciproca, alla solidarietà e alla cooperazione con particolare attenzione all'ambito delle culture e professioni musicali per aumentare il livello di qualificazione nella formazione dei diplomati e incoraggiare la sensibilizzazione all’integrazione europea. In quest’ottica, al “Cilea” scegliamo sia le istituzioni con le quali collaborare che i “visiting professors” ospitati o inviati all’estero per tenere lezioni, masterclass e concerti, perseguendo l’eccellenza anche come antidoto contro le criticità dovute alla marginalità geografica».
F.R.
Concetta Nicolosi e Mariella Grande, rispettivamente presidente e direttore, con Algis Kilis, Paulius Stonkus, il referente Bologna process Giuseppe Currao e il delegato Erasmus Francesco Romano