Nel 1986 diresse il Conservatorio "Cilea" come Commissario straordinario, ma la storia personale del Maestro Nicola Sgro, reggino, mancato all'affetto dei suoi Cari e alla sua amata città il 21 marzo 2019, s'incontrò con quella dell'Istituzione vent'anni prima, quando, in occasione del concerto inaugurale della Sezione staccata reggina del Conservatorio di Napoli tenuto al Teatro Cilea la sera del 5 aprile 1965 alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Pubblica Istruzione On. Maria Badaloni, gli fu pubblicamente riconosciuto l'instancabile impegno volto a ottenere l'istituzione del conservatorio a Reggio Calabria.
Nato il 14 maggio 1937, Nicola Sgro si diplomò a soli 22 anni presso il Mozarteum di Salisburgo in Direzione e orchestrazione ai corsi tenuti da Herbert von Karajan, Erich Leinsdorf, Lovro von Matačić. Aveva esordito l'anno precedente alla Sala Borromini di Roma sotto la guida di Franco Ferrara. Diplomato anche in Composizione al Conservatorio di Torino, fu assistente di Giorgio Favaretto presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma e dell’Accademia Chigiana a Siena. Esponente della cultura musicale nella Commissione Centrale per la Musica dal 1977 al 1980, avvocato e docente di Storia della Musica nell’Università per Stranieri Dante Alighieri e all'Accademia di BB.AA. di Reggio Calabria, fu direttore dell’Istituto Musicale di Teramo e componente del Comitato "Musica 2000", progetto rivolto alla promozione della Nuova Musica e della creatività, degli interpreti Italiani, dei contatti internazionali degli artisti italiani, del rapporto con le nuove tecnologie.
Direttore ospite principale dei Solisti Fiorentini e di prestigiose orchestre come quella della RAI di Milano e dell'A.I.D.E.M. (poi diventata Orchestra Regionale della Toscana), svolse attività in tutta Europa nel settore sinfonico e lirico. Commissario straordinario del Teatro Comunale di Firenze e Maggio Musicale Fiorentino nonché del Teatro Lirico "G.P. da Palestrina" di Cagliari, fu fondatore e direttore artistico del Festival Internazionale dell’opera da camera e della musica vocale da concerto nel castello di Santo Niceto (Motta S. Giovanni). Diresse, tra l'altro, la "prima" reggina de La traviata l'8 dicembre 1969 al Teatro Cilea con Anna Moffo, l'orchestra della FULS di Roma e il Coro del Teatro Massimo Bellini di Catania.
Ci lascia numerose composizioni vocali e strumentali alcune delle quali più volte eseguite dai nostri docenti e studenti, scritti, saggi, studi musicologici e la testimonianza di una vita vissuta al servizio della musica e della cultura.
In una intervista di del per la testata catanese Globus Magazine, il Maestro aveva indicato una chiara speranza per il futuro dei nostri giovani: «L’esperienza mi ha insegnato che le deviazioni sociali, i comportamenti illegali nascono dalla mancanza di una adeguata educazione e sensibilizzazione alla civile convivenza. L’unico mezzo per prevenire comportamenti criminali è la diffusione della cultura; soltanto l’educazione alla fruizione dei messaggi dell’arte potrà salvare le nuove generazioni dal farsi fagocitare dai mostri che chiamiamo mafia, ‘ndrangheta, camorra».
Francesco Romano
Nella foto, il M° Nicola Sgro a uno dei concerti in collaborazione con il nostro Conservatorio. Da sinistra: Mariella Grande, Amelia Aguglia, Francesco Barillà, Serenella Fraschini, Nicola Sgro, Rosita Loreley Borruto e Sergio Puzzanghera.