Il festival diffuso "In viaggio con Cilea", giunto alla sua terza edizione e pensato per valorizzare la produzione artistica e la figura storica di Francesco Cilea, cittadino onorario di Varazze, è una delle tre proposte di "Oltremare", progetto che indaga le potenzialità naturalistiche, artistiche e sociali del territorio al di là del mare, per valorizzare il paesaggio culturale di Varazze e promuovere un legame tra la comunità locale e i visitatori sulla varietà dell’offerta del territorio, a partire dalla figura artistica di Francesco Cilea fino alle peculiarità dell’entroterra varazzino. L'obiettivo è stimolare un turismo di qualità, promuovere la cura dell’ambiente e coinvolgere comunità e turisti nella fruizione e nella tutela del patrimonio naturalistico e culturale della città.
Saranno in residenza d’artista i migliori allievi di percussioni e ottoni del Conservatorio "Cilea" di Reggio Calabria, partner istituzionale del progetto, e due ensemble di artisti di livello internazionale, gli Spilimbrass e i Tetraktis, che trascriveranno composizioni di Cilea per eseguirle in prima assoluta in tre concerti, tenendo attività di masterclass e un laboratori aperti a tutti. Il primo laboratorio, il 3 agosto, sarà di percussioni ed è intitolato “Suonare l’acqua”, si terrà nella spiaggia libera di fronte a Villa Cilea. Gli ottoni invece terranno una lezione aperta a tutti nelle scuole elementari il 5 agosto. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito, e per iscriversi ai laboratori basta scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Il contatto tra musicisti e territorio avverrà grazie alla Musica istantanea del 4 agosto: performance improvvisate in cui i musicisti coinvolgono i passanti con strumenti non usuali in maniera inaspettata. In apertura al Festival verrà inaugurata un’audioguida pubblica e gratuita che racconti il rapporto tra Cilea, Varazze e il suo mare, accessibile tramite QR code posto sul busto del compositore, davanti a Villa Cilea.
Il festival si chiuderà all'alba di domenica 6 agosto con un concerto della Brass Band del Conservatorio reggino diretta dal prof. Antonino Manuli sul suggestivo Molo Marinai d'Italia di Varazze, a meno di un chilometro da Villa Cilea.
"Il nostro Conservatorio è particolarmente lieto di partecipare a questo progetto, ideato dal nostro prof. Andrea Carattino e approvato dal Consiglio accademico, che celebra il più famoso compositore calabrese nel luogo dove egli trascorse stabilmente gli ultimi anni della sua vita" afferma il direttore Francesco Romano. "Rendergli omaggio in maniera creativa e gioiosa, immaginare il suo sguardo oltre l'orizzonte di quel mare che lo congiungeva alla terra natia, ripensare non solo alle opere che l'hanno consacrato nei teatri di tutto il mondo ma anche al suo instancabile impegno per la formazione dei giovani studenti di due grandi conservatori che egli diresse con sapienza, sensibilità e rigore anche a scapito della sua carriera di compositore ma nella ferma convinzione che l'insegnamento della musica debba nutrirsi di tradizione, innovazione e qualità senza compromessi". Una vera missione, quella di Cilea, che in 22 anni portò al risanamento dei due grandi e storici conservatori di Palermo e di Napoli, che all'epoca attraversavano tempi difficili.
Per il nostro Conservatorio, il festival è anche l'occasione per ricordare il triste declino di Villa Cilea. Costruita nell'Ottocento in stile Liberty, circondata da un ampio giardino a due passi dal mare, si sviluppa su tre piani con grandi saloni arricchiti da affreschi di Luigi De Servi. Nel 1960, Donna Cilea donò l'immobile alla S.I.A.E. per essere destinato "a favorire l'incremento del patrimonio artistico della Nazione con particolare preminente riguardo alla musica lirica, sinfonica e da camera, a vantaggio dei compositori di tale genere di musica anzidetta e per quelli di libretti d'opera o testi per musica sinfonica - corale". All’interno sono custoditi beni del patrimonio artistico di Cilea, con il mobilio e quant'altro, compresi alcuni manoscritti ed inediti, la scrivania personale e il pianoforte a coda su cui il Maestro suonava, il tutto mantenuto nella stessa condizione in cui quest’ultimo lo aveva lasciato. La villa è stata censita tra i Luoghi del Cuore del FAI (Fondo Ambiente Italiano), il quale attraverso una giuria popolare la ha annoverata tra i luoghi di particolare interesse che meritano attenzione e preservazione. Attualmente, però, l'immobile risulta inagibile e messo in vendita, con rischio irreparabile per il nostro patrimonio culturale.