testata cileanews23 Dicembre 2024

 

Donata D'Annunzio Lombardi

La voce nell’opera lirica tra elementi psichici ed energia dinamica

 

Master class con il soprano

Donata D'Annunzio Lombardi

9-10 giugno 2015

Orario: 10.00-13.00 e 15.00-19.00

Conservatorio "F. Cilea" - Reggio Calabria

Masterclass Lucchetta presentation

Dopo il successo della Master class, il M° Giuseppe Currao ha ricevuto l'invito per il nostro "Cilea Clarinet Choir" a tenere un concerto nel prossimo agosto al Festival internazionale del Clarinetto di Camerino, organizzato dall'Accademia italiana e dall'Università europea del Clarinetto.

 

Trio Chiarolla-Corasaniti-Privitera

 

Sono tre allievi del nostro Conservatorio i vincitori assoluti del Concorso musicale internazionale di Acireale, giunto alla IV edizione e conclusosi il 31 maggio scorso. Nicola Chiarolla, Vittorio Corasaniti e Fabrizio Privitera si sono esibiti in trio (due sax e pianoforte) vincendo sia il Primo premio assoluto della sezione "Musica da camera" che il Premio “Lucio Stefano D'Agata”.

La Giuria era composta dai Maestri Vincenzo Paratore, Antonio Coschina, Giuseppe Raciti, Vito Imperato, Alfredo D'urso e Lucio Pappalardo. Circa mille gli iscritti al concorso, provenienti da ogni parte d'Italia, Francia, Lituania ed altri paesi europei. I saxofonisti  Chiarolla e Corasaniti studiano nella classe del prof. Alba, il pianista Privitera è allievo della Prof. Dato.

Di Emanuela Zucchi*

Carlo FrascàChi ha già partecipato ai due precedenti seminari di Pedagogia dell'ascolto svoltisi nel nostro Conservatorio sa, ormai, che il M° Carlo Frascà è un uomo dalle strane abitudini, come guardare la musica con gli occhi di uno scienziato, o fare scienza con lo spirito di un musicista. In lui c'è un'evidente tendenza a scompigliare i reparti del Sapere, a superare tutte quelle dicotomie, tipicamente occidentali, di cui normalmente ci si serve per semplificare (?) l'esistenza: arte e scienza, in primis, ma anche mente e corpo, fisico e metafisico, ecc.

Spiegare la potenza di questo approccio estremamente creativo non è facile. Così come non è facile raccontare il modo in cui l'eclettismo contagioso del M° Frascà ha irradiato la piccola aula multimediale del nostro Conservatorio, nei quattro giorni scorsi: ogni tentativo reca l'incompiutezza del resoconto, e lascia indietro un gran numero di emozioni.
Ma bisognerà pur rendere giustizia all'entusiasmo con cui tutti i presenti sono ritornati alla propria vita alla fine del corso, e allora è bene restituire qualche suggestione. Un buon canale per riuscirci c'è: non è fatto di parole, ma di musica. I cantanti e gli strumentisti che hanno raccolto il messaggio del M° Frascà sanno che, per condividerlo con altri, basta fare buona musica: creare un ponte di suoni tra sé, o meglio, tra l'artista dentro di sé, e chi ascolta. Obiettivo semplice, e per questo ambizioso, che passa da una serie di traguardi di consapevolezza: di sé, del proprio corpo, del proprio stato fisiologico, del proprio potenziale artistico, ma, soprattutto, di cosa può essere capace il suono.